23 Novembre 2022

Top50 Dealer Automotive: un decennio che segna il +80% di fatturato medio, con una proiezione di ulteriore crescita per il 2022

340 milioni di euro di fatturato medio nel 2021 da parte dei primi 50 gruppi di concessionarie auto in Italia, con una quota di mercato complessiva che nel 2022 potrebbe superare il 30%.

Top50 Dealer, l’analisi di Quintegia che da oltre venti anni illustra l’andamento dei concessionari automotive in Italia, quest’anno fa emergere che i Top50 dealer italiani, presi in esame tenendo in considerazione il fatturato consolidato di gruppo nel settore automotive godono di buona salute: il fatturato medio totale, nel 2021, è stato pari a 340 milioni di euro, con una previsione di ulteriore crescita per il 2022 che dovrebbe superare la soglia di 360 milioni di euro grazie ad alcune ulteriori acquisizioni da parte di alcuni grandi gruppi.

L’analisi sottolinea come, rispetto al 2011 con 189 milioni di fatturato medio, il dato in 10 anni abbia registrato un incremento pari a un +80%, con una crescita rilevante anche come numero di dipendenti medi, passati da 216 nel 2011 ad oltre 350 nel 2021.

Anche “lo stato di salute” finanziario di queste grandi realtà è migliorato, ad esempio il ROS medio (Return On Sales, dunque la redditività di queste aziende) ha registrato una forte crescita: nel 2011 era pari a 1,18%, nel 2021 è arrivato a 2,27%, performance in buona parte dovuta a condizioni di mercato eccezionali.

Nel mercato Italia, dal 2011 al 2021, i primi 50 gruppi di concessionari, in relazione alla vendita di vetture nuove, detengono una quota complessiva che è passata dall’17,6% del 2011 al 29,1% nel 2021, con una plausibile chiusura in rialzo del 2022 che potrebbe assestarsi intorno al 30,5%. Ragionando in termini di unità, lo scorso anno sono stati venduti 424.477 veicoli, quest’anno i volumi complessivi dei primi 50 dealer dovrebbero ridursi di circa un 5%, a causa anche dell’ormai ben nota mancanza di prodotto, superando comunque le 400.000 unità.

È l’usato che ha segnato la crescita più robusta, pari a +58% (in media 3.432 vetture usate vendute nel 2011 e 5.431 nello scorso anno da ciascun gruppo): questo è il segnale forte di come anche i dealer italiani abbiano iniziato a investire maggiormente in questo business, il cui potenziale rimane ancora da esplorare soprattutto alla luce di ciò che avviene in altri mercati dove il rapporto tra nuovo e usato è vicino o supera il valore 1:1.

In relazione al numero medio di punti vendita è stata registrata una leggera flessione, legata all’opportunità, per alcune aziende, di razionalizzare la presenza sul territorio.

Rivedi l’analisi fatta da Luca Montagner nella puntata di novembre di Automotive Forum LIVE

 

Ora le sfide per i concessionari, soprattutto quelli di dimensioni maggiori – spiega Luca Montagner, Partner, Senior Advisor di Quintegia – sono legate all’opportunità di sfruttare il trend verso la transizione elettrica, purtroppo l’Italia è ancora il fanalino di coda in Europa (dove in molti casi la quota di mercato di queste vetture ha già superato il 12-14%), alla necessità di consolidare la propria presenza nell’ambito digitale, offrendo nuove soluzioni per un’esperienza integrata online-offline agli acquirenti, e alla necessità di sfruttare meglio i business dell’usato e del post vendita, dato il possibile passaggio al modello di agenzia per la vendita di auto nuove da parte di diversi brand automobilistici, che ridurrà l’autonomia delle concessionarie su questo fronte”.