6 Febbraio 2017

Appunti sul futuro dell’auto dalla centesima edizione di NADA Convention & Expo

 

 

‘We are in a people business!’. Questo uno dei messaggi più forti e ricorrenti dell’edizione di NADA100. L’epoca che viviamo è contrassegnata dal dirompente impatto delle tecnologie e da crescenti investimenti nei canali digitali, ma le persone sono il fattore chiave che abilita i processi dell’innovazione e realizza il cambiamento. Le risorse umane sono forse il principale fattore competitivo per il dealer di oggi e lo diventeranno sempre più per quello di domani, forte rilevanza assume quindi per le organizzazioni la capacità di attrazione, lo sviluppo delle competenze e il coinvolgimento costante.

‘Franchise system is strong and peculiar’. Lo dice lo studio ‘Dealer of Tomorrow’ e lo ha detto con chiarezza anche il CEO di Ford Motor Company Mark Fields. Di quest’ultimo mi ha colpito la capacità di sintesi e visione: casa e concessionari continueranno ancora tra 10 anni e oltre a condurre il business insieme, non stiamo pensando a rivoluzionare il formato distributivo. Ford proseguirà nel lavorare con gli imprenditori per erogare servizi di mobilità sempre più integrati, con opportunità che emergeranno dalle nuove tecnologie di prodotto, dalle infrastrutture nelle città, dalle alimentazioni alternative.

‘With Trump we will push and stop to be defensive!’. Si avverte nella community dell’industria automobilistica americana un forte ottimismo verso la nuova amministrazione guidata da Donald Trump. Tanto che emergono applausi e giudizi modesti verso una gestione definita difensiva da parte del Presidente uscente. Il nuovo Chairman Mark Scarpelli che avrà il compito di guidare la NADA nel 2017 sarà, come molti dei suoi predecessori, a maggio ad Automotive Dealer Day. Sarà interessante ascoltarlo in un dialogo su questo e molti altri punti durante una delle sessioni di apertura del programma.

Gabriele Maramieri – Partner, Managing Director Quintegia