11 Luglio 2022

Indice trimestrale BEV – Italy Progress Index: nel 2022 battuta d’arresto per l’Italia nel processo di elettrificazione nel settore automotive

COMUNICATO STAMPA
A giugno le immatricolazioni delle auto totalmente elettriche sono state 6.190, l’11,9% in meno rispetto allo stesso mese del 2021. Il dato pesa sull’indice che tra aprile e giugno si è attestato a 46,8

Treviso, 11 luglio 2022 – L’Italia è in ritardo all’appuntamento con gli attuali obiettivi per il 2030 e la marcia verso la preparazione del nostro Paese al grande cambiamento, richiesto dall’elettrificazione del settore automotive, ha subito una battuta d’arresto nel 2022, rispetto ad un 2021 in crescita.
Questo è quanto racconta il BEV – Italy Progress Index, l’indice trimestrale realizzato da Quintegia. L’analisi prende in considerazione tre componenti principali:

  • il parco circolante BEV (Battery Electric Vehicle),
  • le immatricolazioni BEV (Battery Electric Vehicle) trimestrali
  • le infrastrutture di ricarica elettrica, quest’ultime valutate per diffusione e potenza di erogazione.

L’indice, rappresentato da un punteggio tra 0 e 100, indica la percentuale di raggiungimento di obiettivi trimestrali graduali che, se rispettati, permetteranno di raggiungere gli ultimi target disponibili fissati per il 2030 (PNIEC). Nel secondo trimestre il punteggio è pari a 46,8, a fronte di un 46,1 dei tre mesi precedenti e un 56,3 dell’ultimo trimestre dell’anno scorso.

“Questo punteggio è il risultato di più componenti che interagiscono tra loro. L’effetto degli incentivi sulle immatricolazioni non è stato immediato ma sarà diluito nel tempo a causa della scarsità di prodotto e dalla conseguente lunghezza dei tempi di consegna per gli ordini di auto nuove. Attese che durano anche più di sei mesi, al punto che il governo stesso è corso ai ripari con la proroga sugli incentivi per la comunicazione relativa all’immatricolazione delle auto, passata da 180 a 270 giorni” – dichiara Nicola Pasqualin, Researcher & EV Specialist di Quintegia – “Inoltre, l’inflazione dovuta all’attuale situazione geopolitica e le scelte strategiche delle Case auto, unite agli enormi costi di sviluppo sostenuti per elettrificare la propria gamma, hanno fatto crescere in modo sostenuto i prezzi delle vetture. L’indice rappresenta il punto di riferimento per osservare e comprendere il livello di elettrificazione del mercato automotive italiano, con l’obiettivo di favorirne la discussione e studiare delle soluzioni mirate”.

Entrando nei dettagli si evince che i numeri relativi alle immatricolazioni non sono sufficienti per tenere il passo necessario a raggiungere gli attuali obiettivi per il 2030. Le BEV attualmente in circolazione sulle strade italiane sono poco meno di 150.000, il 3,7% di quelle che gli attuali obiettivi vorrebbero per il 2030.

Sembrano iniziare ad avere effetto gli incentivi introdotti a maggio sulle vetture a basse emissioni, con un aumento delle immatricolazioni rispetto ai primi mesi dell’anno. Se i fondi per la fascia 61-135 g/km sono andati esauriti già prima della metà di giugno, per le auto ibride plug-in e per quelle totalmente elettriche rimane ancora una disponibilità molto elevata.

A giugno le immatricolazioni di vetture totalmente elettriche sono state 6.190, l’11,9% in meno rispetto allo stesso mese del 2021. Risultato comunque in ripresa rispetto al -19,1% registrato nei primi cinque mesi del 2022. La quota di mercato delle BEV (Battery Electric Vehicle) a giugno torna ad essere di poco inferiore al 5% sul totale delle vetture immatricolate. Grazie agli incentivi cresce il canale privati, responsabile negli ultimi 2 mesi del 48% delle immatricolazioni BEV (Battery Electric Vehicle), contro il 34% del periodo gennaio-aprile.

Da questi risultati ne consegue un calo di punteggio della voce parco circolante, componente che non ha permesso a BEV-IPI di registrare una crescita significativa in questo trimestre.

Note positive per la componente delle infrastrutture. Negli ultimi 3 mesi la crescita dei punti di ricarica in autostrada, sebbene ancora molto sottodimensionati in numero e distribuzione, è aumentata del 56%, con un totale di 235 punti installati. 1.363 invece le infrastrutture di ricarica pubbliche installate in Italia da aprile a giugno, di cui il 13% è ad alta velocità, dunque con una potenza superiore ai 50kW.